11 settembre 2001

11 sttembre 2001

11 settembre 2001 l’attacco terroristico più famigerato

 

11 sttembre 2001
11 settembre 2001

 

L’alba del terrorismo moderno

11 settembre 2001 due aerei passeggeri sono stati dirottati e fatti schiantare contro le torri gemelle (“The Twin Towers”) del World Trade Center, uno dei simboli della città di New York. Un terzo aereo è finito contro il Pentagono, quartier generale delle forze armate statunitensi, a Washington.

L’attentato terroristico, perché di questo si è trattato, è stato rivendicato dall’organizzazione estremista di Bin Laden: Al Quaeda.

La notizia è balzata istantaneamente in edizione straordinaria alla radio, alla TV; i giornali hanno mobilitato inviati e collaboratori di ogni ordine e grado. “Siamo sotto attacco”, “attacco all’Occidente”, ancora “siamo in guerra” scandivano gli organi d’informazione.

La tragedia ha assunto i toni orrendi della guerra senza speranza. In televisione passavano in continuazione i video ripresi in diretta e dopo l’impatto, i giornalisti intervistavano esperti di varie discipline per capire cosa stesse accadendo, al di là di quello che tutti stavamo vedendo.

Molte persone si sono fermate a guardare quelle immagini, ognuno con pensieri confusi e increduli, l’orrore e la paura stavano entrando nelle case di tutti per mezzo della diretta in mondo visione. Col passare delle ore, il bilancio dell’attentato saliva senza un limite prevedibile. Il dramma umano e collettivo richiamava tutti all’unità alla solidarietà. I vigili del fuoco americani hanno dimostrato immensa generosità nel soccorrere senza sosta le vittime, diventando l’icona positiva cui guardare una volta dissolte le polveri delle macerie. Alla fine i numeri si sono assestati su 2996 morti e 6400 feriti.

Gli Stati Uniti non erano mai stati così duramente attaccati nella loro storia nazionale, sempre sicuri nel loro splendido isolamento territoriale. Nemmeno durante le due guerre mondiali si erano mai verificate incursioni a obiettivi civili di quella portata.

L’11 settembre abbiamo visto il delirio delle ambulanze, della gente ferita e spaventata per strada, i corpi senza vita; abbiamo visto la desolazione evocata dallo scheletro metallico delle Torri Gemelle, le persone in lacrime, le bacheche improvvisate per la ricerca dei dispersi.

Abbiamo purtroppo visto che il Mondo era cambiato un’altra volta, nel modo peggiore. Abbiamo conosciuto il terrorismo moderno, che nessuno pensava potesse attaccare, ma nemmeno presentarsi, alla nostra porta.

Il puzzo della morte entrava dalle finestre, dalle strade deserte giungeva il suono ossessivo delle ambulanze, il televisore lasciato accesso per l’angoscia e lo smarrimento lampeggiava ripetendo le immagini che volevo dimenticare. E d’un tratto uscii di casa. Cercai un taxi, non lo trovai, a piedi mi diressi verso le Torri che non c’erano più, e… Dopo non sapevo che fare. In che modo rendermi utile, servire a qualcosa. E proprio mentre mi chiedevo che-faccio, che-faccio, la TV mi mostrò i palestinesi che pazzi di gioia inneggiavano alla strage. Berciavano Vittori-Vittoria. Poi qualcuno mi raccontò che in Italia non pochi li imitavano sghignazzando bene-gli-americani-gli-sta-bene e allora, con l’impeto d’un soldato che si lancia contro il nemico, mi buttai sulla macchina da scrivere. Mi misi a fare la sola cosa che potevo fare. Scrivere.” (Oriana Fallaci “La rabbia e l’orgoglio”, Rizzoli, Milano, XXX ed. 2015, pag. 17-18)

 

L’11 settembre 2001 il terrorismo di matrice islamica si è imposto prepotentemente sulla scena internazionale, per colpire in casa quelli che considera (da sempre?) i nemici più acerrimi. E’ stato affermato che tutto sia partito dalla sorgente del nuovo terrorismo moderno: il Medio Oriente. Terra inquieta e instabile, piena di rancori e desiderio di vendetta per l’occupazione occidentale durata secoli (i francesi, gli inglesi, poi gli odiati israeliani). Nel mondo arabo-musulmano si sono viste vere scene di gioia alla notizia della strage a New York, come ricordato dalla Fallaci. Il Governo americano è il più grande sostenitore dello Stato d’Israele.

Che ci siano state voci islamiche moderate a condannare la morte di persone innocenti è possibile, ma sono state sommerse dalle grida di guerra della maggioranza che esultava per strada. Si stava pericolosamente scavando un solco tra Occidente e Medio Oriente.

Chi non ha sentito la paura scorrere con un brivido davanti a quelle immagini crude, violente, forse tribali?

Per evitare da subito uno scontro religioso con conseguenze difficilmente prevedibili, i politici hanno in fretta scagionato la religione islamica come il mandante palese od occulto della strage. Hanno quindi accusato i talebani afghani e altri gruppi tribali al soldo del ricercato numero uno Bin Laden. E’ stato fin troppo facile per i politici americani giustificare una nuova guerra e far partire le divisioni dei Marines, le portaerei eccetera. Tutte le decisioni più gravi portano dietro di sé brutte conseguenze, in un escalation di ostilità virtualmente esponenziale. Così è stato. Il terrorismo islamico non è stato debellato, anzi, ha trovato nuove risorse e motivazioni per intensificare gli sforzi contro il demoniaco e corrotto Occidente.

 

Tesi alternative

Prima in silenzio poi con grande risonanza, alcuni organi d’informazione indipendenti hanno presentato teorie alternative per spiegare gli attentati dell’11 settembre. Si sono alternati esperti che hanno ragionato sui mandanti e sullo svolgimento dei fatti.

La prima teoria spiega che le Torri Gemelle sono state fatte crollare mediante una “demolizione controllata”, con cariche esplosive posizionate in punti strategici della struttura. Quindi, non sarebbero stati gli aerei a far crollare in quel modo la struttura ma degli esplosivi. Tutto il disastro sarebbe stato orchestrato o tollerato dai servizi segreti americani: per entrare nuovamente in guerra, per fare ripartire le commesse militari, per colpire nuovi nemici della Nazione.

La seconda teoria complottista spiega che la strage sarebbe stata architettata e sostenuta dell’Arabia Saudita, per punire gli USA della loro presenza opprimente in Medio Oriente al supporto di Israele.

L’Inkiesta – Teorie del complotto

Corriere della Sera – Teoria del complotto

Tutte le tesi complottiste

Il Fatto Quotidiano – Arabia Saudita

 

Mutamento del quadro geopolitico

Dopo l’11 settembre 2001 sono cambiate le abitudini delle persone? Sicuramente sono cambiate le misure di sicurezza per chi viaggia in aereo. E’ aumentata la diffidenza nei confronti di certi gruppi etnici? Non del tutto.

E’ cambiato davvero il mondo dopo l’11 settembre? Forse è cambiata la percezione del pericolo. Il mondo occidentale ha conosciuto il terrorismo islamico e ciò di cui può essere capace. Gli Stati Uniti hanno conosciuto il terrore in casa propria, uno spettro che continua ad aleggiare soprattutto nei luoghi simbolici della democrazia americana.

L’Europa ha rinnovato l’attenzione verso il terrorismo, che si è a sua volta evoluto in tempi e metodi, in motivazioni e risorse umane. L’Europa è sempre stata in pericolo di attacco, due guerre mondiali non sono state eventi semplici.

Le politiche estere dei paesi più forti dell’Europa hanno continuamente mirato al controllo delle zone limitrofe come Africa e Medio Oriente (Francia e Inghilterra), generando conseguenze corrispondenti.

Cos’è cambiato dopo la strage

Effetti della strage

LIMES online

 

Conclusioni

In queste righe possiamo osservare che l’attentato dell’11 settembre 2001 ha colpito in modo vile degli innocenti, falciando migliaia di vite umane e infliggendo grandi sofferenze ad altrettante migliaia di famiglie.

Indipendentemente che abbia ragione la tesi ufficiale o invece una delle tesi complottiste, tutti devono riconoscere che il terrorismo islamico/islamista ha tratto vantaggio dall’orrore dell’11 settembre 2001.

Se davvero un terrorista fosse condotto da ideali di alto livello e da una morale ineccepibile (così come affermano i terroristi islamici / islamisti), dovrebbe più verosimilmente colpire la dirigenza (o le dirigenze al plurale) che pianifica (che pianificano) lo sfruttamento dei popoli medio orientali e non colpire gente inerme.

 

La notizia dell’attacco al minuto 01:22 sulla CNN

 

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Pubblicato da Il Sociale Pensa

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