Complessità

Complessità

Complessità e comunicazione sono un binomio inscindibile.

 

 

Complessità
Comunicazione e complessità

 

 

Definizione di complessità

E’ una delle caratteristiche degli elementi naturali, umani e sociali. La complessità caratterizza le scienze matematiche, fisiche e naturali. Essa è intrinseca anche ai rapporti di comunicazione sociale.

Andando alla radice della parola, il dizionario Garzanti della Lingua Italiana (Milano, 1981) rimanda, giustamente al termine “complesso” il quale significa “che è composto da più parti o di diversi elementi. (…) Per estensione, che non si svolge in modo lineare, facilmente intuibile; difficile”.

Sull’enciclopedia Treccani on line leggiamo: “Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema non è immediatamente riconducibile a quello dei singoli costituenti, dipendendo dal modo in cui essi interagiscono”.

L’elemento che si osserva è composto da più parti, o sotto elementi, le quali connesse tra loro qualificano l’elemento stesso e ne tracciano la complessità. Pertanto, è la comunicazione tra gli elementi componenti che delinea la complessità dell’oggetto osservato (sistema o modello).

 

Sistema sociale

Per studiare la complessità nelle scienze sociali, utilizziamo il paradigma sistemico del sociologo Niklas Luhmann.

Complessità non è un’operazione che un sistema effettua o che in esso si verifica: complessità è un concetto dell’osservazione e della descrizione (compresa l’auto osservazione e della descrizione)”. La complessità deve essere scomposta “mediante i concetti di elemento e relazione, cioè mediante un ulteriore distinzione. Una unità, si dice, è complessa nella misura in cui possiede più elementi e li collega mediante relazioni. Ai fini della teoria della società, però, è più importante la distinzione tra elemento e relazione: le relazioni possibili tra gli elementi aumentano in progressione geometrica, quando si incrementa il numero degli elementi, cioè quando il sistema cresce” (N. Luhmann, R. De Giorgi, “Teoria della società”, F. Angeli, Milano, 1995, pag. 40-41).

Per rendere più comprensibile la teoria esposta, è sufficiente sostituire alla parola sistema, la parola uomini e considerare le relazioni che gli uomini possono instaurare tra loro, contemporaneamente e ripetutamente. La rete di comunicazioni così ‘semplicemente’ presentate crea già complessità.

 

Comunicazione e complessità

La comunicazione è l’atto principale della società. Le persone creano comunicazioni tra loro, si passano informazioni. “La comunicazione è una sintesi che risulta da tre selezioni: informazione, atto del comunicare, comprensione. Ciascuna di queste componenti è, in sé stessa un evento contingente. L’informazione è una differenza che trasforma lo stato di un sistema, cioè produce una differenza” rispetto a prima che fosse acquisita dal ricevente. Per esempio, quando una persona riceve la notizia di un premio o di un lutto il suo stato individuale, come sistema umano, cambierebbe sicuramente.

La comunicazione è un evento estremamente improbabile”, perché è necessario che si verifichino contemporaneamente i tre elementi che la compongono, perché la comunicazione si realizza solo se viene compresa. Gli elementi componenti l’azione comunicativa devono andare tutti a buon fine: ottenimento e comprensione dell’informazione, identificazione dell’emittente (N. Luhmann, R. De Giorgi, “Teoria della società”, F. Angeli, Milano, 1995, pag. 61; B. Valli, “L’interazione comunicativa”, Quattroventi, Urbino, 1996, pag. 5-11).

Per questi motivi si può affermare che la comunicazione è un’operazione complessa e improbabile. Ma, nonostante questo assunto, naturalmente, la comunicazione puntualmente si verifica. Le incomprensioni sono anomalie ‘normali’ entro il processo comunicativo, che può assumere toni artefatti, per la volontà degli stessi interlocutori.

 

Riduzione della complessità

La società è essa stessa un sistema, composto a sua volta da altri sistemi ‘minori’ che si chiamano persone. Le attività delle persone dentro la società, abbiamo visto, sono tutte ricondotte alla comunicazione. La società, come sistema, manifesta una sua peculiare complessità che va gestita, in qualche modo. Le comunicazioni devono essere elaborate e valutate: ciò che risulta utile deve essere conservato, ma ciò che invece non serve o è nocivo deve essere scartato. La società opera una selezione delle comunicazioni al suo interno.

Le informazioni, veicolate dalla comunicazione, devono essere trattate e gestite nel modo migliore, perché le informazioni aprono un ampio panorama di possibilità, di scelte possibili.

Complessità è il fatto che ci sono sempre più possibilità di quante possano essere attualizzate come comunicazione nei sistemi sociali e come pensiero nei sistemi psichici” (C. Baraldi, G. Corsi, E. Esposito, “Luhmann in glossario”, F. Angeli, Milano, 1996, pag. 65).

Per gestire la comunicazione, nonché le sue informazioni, e per consentire un migliore funzionamento del sistema (società, individuo, eccetera), è necessario ridurne la complessità.

Riduzione di complessità significa che una struttura di relazioni tra elementi (di un sistema, di un ambiente o del mondo) viene ricostruita in minor numero di relazioni in un particolare sistema. (…) significa mantenimento selettivo di un ambito di possibilità su basi strutturali (C. Baraldi, G. Corsi, E. Esposito, “Luhmann in glossario”, F. Angeli, Milano, 1996, pag. 66-67).

 

Considerazioni

La comunicazione apre davanti a ognuno un grande orizzonte di possibilità, ma non tutte possono essere realizzate (attualizzate).

Non è possibile leggere tutti i libri del mondo, seguendo tutti i generi letterari e saggistici. Non è possibile disporre di tutta la musica prodotta sul globo terrestre, ma nemmeno credere di poterla ascoltare per intero. E’ impossibile conoscere tutto, di tutto. Non è possibile considerare e gestire tutte le relazioni (insieme di comunicazioni) tra gli elementi di un sistema, è necessario operare una selezione.

E’ sempre necessario fare delle scelte, cioè ridurre la complessità dell’orizzonte che abbiamo di fronte.

 

 

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Pubblicato da Il Sociale Pensa

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