La Prussia

La fondazione della Monarchia Prussiana

e la costituzione dell’esercito 1701

 

prussia 1701
Prussia 1701

Il 18 gennaio 1701 l’Elettore Federico III di Brandeburgo, nel palazzo di Koenigsberg, attorniato dai personaggi della sua Casa, fra grande sfoggio di paramenti e di vesti, si calcava in testa la corona di Re di Prussia e quindi con le sue mani incoronava la Regina, sua consorte. Gli araldi, per le vie della piccola città, proclamarono che il Ducato sovrano di Prussia era elevato a Regno a favore del potentissimo Federico Guglielmo I.

Si fecero grandi celebrazioni, con salve di cannoni e luminarie, con feste sfarzose a Corte, che per l’occasione si era trasferita in pieno inverno, con largo seguito di personaggi di carrozze e di cavalli, da Berlino a Koenigsberg (Il viaggio durò dodici giorni in pieno inverno. Occorsero trentamila cavalli per il cambio nelle stazioni di posta. Venne istituito in quell’occasione, a perpetuare il ricordo dell’avvenimento, l’Ordine equestre dell’Aquila Nera). La concessione del titolo regio era stata ottenuta dall’Imperatore, dopo molte pratiche diplomatiche, con un solenne trattato. Essa rappresentò un grande successo di abilità del Grande Elettore, il quale forse l’aveva ricercata più per vanità del titolo, che per conseguire un risultato altamente politico, quale l’acquisto della dignità regia effettivamente si dimostrò.

Federico II scrisse su questo argomento nelle sue memorie: “Federico III, in verità, fu solleticato dalla esteriorità della Monarchia, dalla ostentazione delle sue pompe e da una certa affettazione dell’amor proprio, che si compiace nel far sentire agli altri la loro inferiorità. Quello che in origine era stato opera della vanità, si dimostrò poi un capolavoro di politica, La dignità regale liberò la casa di Brandeburgo da quel giogo servile, il quale la Casa d’Austria teneva allora tutti i principi tedeschi. Fu un esca che Federico III gettò a tutti i suoi discendenti e colla quale parve volesse dire: Io vi ho acquistato un titolo, rendetevene degni. Ho posto i fondamenti della vostra grandezza; sta a voi di compiere l’opera”. L’elevazione al Regno portava seco compiti poderosi e sanzionava una missione storica, alla quale la nuova Dinastia Sovrana della Prussia appariva naturalmente predestinata nell’evoluzione dell’Europa di quell’epoca. L’unità nazionale si era già compiuta in Francia e in Spagna: in Francia era stata raggiunta attraverso la lotta tra la nobiltà feudale e la monarchia, che era giunta all’apogeo, con la potenza e gli splendori di Luigi XIV. In Spagna aveva cementato l’unità la secolare lotta per scacciare gli Arabi invasori, lotta di carattere religioso ed etnico; ma il governo assoluto ed eccessivamente accentratore di Filippo II aveva fatto più male che bene. In Inghilterra l’unità era stata favorita dalla posizione insulare, malgrado le lotte interne. La Russia, sotto il regime organizzatore e accentratore di Pietro il Grande, si consolidava e si affacciava verso l’Europa. Restavano disgregate le popolazioni di stirpe tedesca, divise in numerosi piccoli stati, sui quali si estendeva, vocabolo senza sostanza, il Sacro Romano Impero, detenuto nominalmente dall’Austria, i cui regnanti erano più portati ad interessarsi degli stati ereditari, che a occuparsi del problema di dare unità agli stati confederati. Del pari disunite erano le varie parti d’Italia – soggette o contese fra Spagna, Francia e Austria – ad eccezione dei domini di Casa Savoia e della Repubblica di Venezia, che mantenevano la loro indipendenza con le armi o con le arti politiche, destreggiandosi fra i potenti e i vicini.

Gli Hohenzollern, originari di Svevia, si erano andati ingrandendo e avevano assunto una certa importanza durante la Guerra dei Trent’anni. Burgravi di Norimberga, avevano avuto nel 1411 l’amministrazione della Marca di Brandeburgo sulle rive dell’Elba, trasformata in dignità trasmissibile. Avevano poi ereditato nel 1618, da un altro ramo della stessa famiglia estintosi, il Ducato di Prussia. La Pace di Westfalia aveva loro procurato altri acquisti importanti (la Pomerania) ed aveva loro consentito di ampliare il territorio del Brandeburgo fino al mare (Ecco un esempio del metodo seguito per ampliare i domini diretti. Nel 1744 morì il Principe Carlo Edgar, della Frisia orientale, col quale si spegneva la stirpe maschile della Casa dopo circa tre secoli. Ne poteva seguire una contesa ereditaria che sarebbe stata lunghissima. Il maggiore prussiano Von Kalkreuth assieme al consigliere Homfeld, dirigente il distretto, presero senz’altro possesso del paese in nome del Re di Prussia. Gli Hohenzollern coglievano ogni occasione favorevole per arrotondare i loro stati, traendo profitto specialmente dalla secolarizzazione di alcuni Feudi ecclesiastici, da contese ereditarie e da opportune combinazioni di matrimoni). I loro domini erano dispersi e incastrati a mosaico fra gli altri territori, senza continuità, senza frontiere ben tracciate e sicure.

Pubblicato da Il Sociale Pensa

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