La vita moderna e l’individuo “blasé”

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La vita in città dominata dalle sollecitazioni al consumo

 

blasé
Vita in città

 

Blasé e vita metropolitana

Il maggior problema della vita moderna deriva dall’esigenza da parte dell’individuo di mantenere l’autonomia e l’individualità della propria esistenza contro il sistema opprimente delle forze sociali, delle tradizioni storiche, della cultura esterna, e dell’aspetto tecnologico dell’esistenza”.

E’ un estratto del saggio breve di Georg Simmel del 1903 “Metropoli e personalità”, che si riconduce a sua volta al testo fondamentale “La filosofia del denaro” del 1900, sviluppato in via definitiva nel saggio del 1903 dal titolo “Le metropoli e la vita dello spirito”.

In questi studi si ragiona sul lavoro dell’uomo nell’età moderna, sul suo ruolo nella società in evoluzione, degli stimoli continui e pressanti che l’uomo deve affrontare. La tecnologia e la scienza offrono sempre nuove soluzioni per migliorare la vita quotidiana, per allungarla. La tecnologia e la scienza affascinano chiunque.

 

Il protagonista metropolitano

Il protagonista assoluto della vita metropolitana è il denaro, con tutte le sue implicazioni. “Economia monetaria e dominio dell’intelletto si corrispondono profondamente”. Il denaro è collegato alla società dei consumi, i cui prodotti sono il frutto dell’industria e naturalmente della tecnologia che li crea. I prodotti rappresentano uno stimolo molto forte per le persone, insieme ai servizi offerti in combinazione martellano la gente per persuaderle all’acquisto. Bisogni primari, secondari rimangono sullo sfondo dopo che si sono soddisfatti in modo appagante; dopo di essi giungono i bisogni di alto livello e i bisogni indotti, ossia quelli di cui non si conosceva prima l’esistenza.

La base psicologica del tipo di personalità caratteristico della società metropolitana, consiste nell’intensificazione delle stimolazioni nervose che derivano dai rapidi e ininterrotti mutamenti degli stimoli interni ed esterni; l’uomo è un essere selettivo e la sua mente è stimolata dalla differenza tra un impressione momentanea e quella che l’ha preceduta.”

 

Ambiente metropolitano VS ambiente rurale

La metropoli è diversa dall’ambiente agricolo per la diversa stimolazione nervosa cui sono sottoposti i cittadini: la vita di campagna è di gran lunga più tranquilla, segue ritmi naturali, è priva di nervosismi e scadenze socialmente indotte. In campagna il mezzo di scambio chiamato denaro ha un peso più leggero, seppure esista.

“Il tempo è denaro” è una frase che ricorre da anni nei discorsi degli uomini d’affari, nelle aziende, nelle parole delle persone che vogliono tagliare corto. Il tempo è denaro da sempre, anche prima del capitalismo e del socialismo, da quando il lavoro umano si è sviluppato e differenziato. Nelle città il binomio tempo più denaro ha assunto le caratteristiche pressanti, che si possono osservare anche oggi. Il binomio tempo/denaro rende via via più complesse le relazioni all’interno della città. Fare più denaro in meno tempo. Non è semplice, non è immediato.

 

Complessità metropolitana

La puntualità, la calcolabilità e l’esattezza che le complicazioni e la vastità della vita metropolitana impongono non stanno solo nella più stretta relazione con il suo carattere economico-monetario e intellettualistico, ma non possono fare a meno di colorare i contenuti della vita (…)”.

Forse nessun altro fenomeno fisico risulta tipico della metropoli quanto l’atteggiamento blasé: risulta innanzitutto da stimolazioni nervose in rapido movimento, strettamente susseguentesi e fortemente discordanti. Ed è da questa situazione che anche lo sviluppo dell’intellettualità metropolitana sembra aver avuto origine, perciò, la gente stupida, non attiva intellettualmente, rientra in questa definizione di blasé”. L’inseguimento di un piacere illimitato, di qualsiasi forma esso sia, porta l’individuo a diventare blasé. Prodotti, servizi, l’economia monetaria, la tecnologia, il lavoro frenetico producono stimoli incessanti e molto forti. In questo senso, si diventa insensibili alle distinzioni, l’unico metro di valutazione e osservazione diventa la domanda “quanto?”, rendendo anonimo tutto il resto.

 

Smartphone / smart people?

Un esempio banale ma molto calzante è il mercato degli smartphone: sono una fabbrica portatile di sollecitazioni, tra conversazioni virtuali e acquisti compulsivi. Questo strumento tecnologico allontana le persone dal proprio vicino, avvicinandole virtualmente ad altre che invece sono fisicamente molto distanti. Lo smartphone e i suoi simili bombardano di sollecitazioni il cervello di chi li usa, rendendo fruibile una complessa rete di interazioni. Si considera solo il telefonino perdendo di vista tutto il resto, anche in automobile.

Un banale esempio di blasé più di cento anni dopo la sua categorizzazione.

 

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Blasé con smartphone

 

 

Lontano dalle relazioni

Per salvaguardare la propria sfera psichica dalle sollecitazioni della vita frenetica in città, è quindi necessario estraniarsi e spersonalizzare (o de-personalizzare) alcune relazioni, alcuni legami come quelli di lavoro. Se prima c’erano le relazioni d’amicizia e di quartiere, molto forti nelle zone rurali, in città sono cresciute fino a dilatarsi l’indifferenza, l’individualismo, l’egoismo. La città aumenta la complessità delle relazioni umane, con l’aumentare del numero delle persone che potenzialmente si possono conoscere e con le quali “avere a che fare”. Nell’età moderna è più facile avere centinaia di amici sui social network, che una decina sull’agenda classica. Il risultato è la perdita del contatto umano tradizionale, a favore della relazione virtuale.

E’ sorprendente leggere saggi di studiosi di oltre un secolo fa e scoprire che sono attuali, che hanno osservato puntualmente la realtà e le sue evoluzioni.

 

Georg Simmel (Berlino 1858 – Strasburgo 1918) è stato prima filosofo e poi sociologo, di grande talento e arguzia. Diventato professore universitario a Berlino, ha ottenuto ottimi riscontri per i suoi studi e di afflusso alle sue lezioni. I suoi saggi rappresentano un patrimonio importante per l’analisi sociale moderna.

 

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Georg Simmel (1858 – 1918)

 

Biografia I

Biografia II

Georg Simmel, “Le metropoli e la vita dello spirito”, Armando Editore, Roma, 1995

Georg Simmel, “Il denaro nella cultura moderna”, Armando Editore, Roma, 1998

Georg Simmel, “Individuo e gruppo” Armando Editore, Roma, 2006

Per un diverso approccio alle metropoli mondiali:

Emrys Jones, “Metropoli – Le più grandi città del mondo”, Donzelli Editore, Roma, 1993

 

 

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Pubblicato da Il Sociale Pensa

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